Acanturidi e dimensioni dell’Acquario

May 15, 2017 | Matteo M.

I pesci chirurgo o acanturidi (del genere Acanthurus ) sono probabilmente una delle famiglie di pesci marini più popolari e ricercati nel nostro hobby.

La maggior parte dei pesci chirurgo sono principalmente erbivori, si muovono vagabondando per la barriera corallina alla ricerca di vegetazione. Questi pesci sono nuotatori molto attivi e coprono enormi distese di barriera corallina durante la loro ricerca per l’alimentazione.

Molte specie di acanturidi si adattano prontamente alla vita in acquario e possono essere quindi aggiunte in sicurezza ad acquario di barriera o come si dice spesso, reef.

L’obiettivo di un acquariofilo consapevole e responsabile è quello di fornire l’ambiente ottimale per gli abitanti del nostro piccolo scorcio di oceano. Del resto è scontato che un ambiente ottimale non potrà mai essere raggiunto, ciononostante nel corso degli anni la continua osservazione da parte degli appassionati e degli studiosi del comportamento in cattività di questi pesci ha permesso, se non altro, di redarre un breve lista con le dimensioni minime di acquario per le varie specie di acanturidi comunemente reperibili in commercio.

Queste raccomandazioni si basano sulle esperienze di una miriade di appassionati di acquari, sia di esperienze reali legate all’osservazione nell’ambiente naturale, la barriera corallina: si basano sull’obiettivo di fornire un ambiente che corrisponda alla natura attiva, ai regimi di alimentazione e ai tassi di crescita di questa famiglia di pesci.

Se questo obiettivo è centrato, ne gioverà l’aquariofilo (e soprattutto il pesce) per salute e bellezza a lungo termine del proprio angolo di barriera

Va ricordato che la dimensione della vasca, come volume, è solo un fattore , non
sufficiente, dell’equazione. Molto più importante è per esempio la geometria, la lunghezza della vasca in particolare.

Dovrebbe essere “scontato” che la vasca fornisca un’adeguata presenza di rocce vive matura per il “pascolo” dei pesci, che l’acquascaping (l’allestimento degli arredi, di rocce e coralli) fornisca sufficienti spazi per nascondersi e riposarsi, che la vasca consenta comunque uno spazio nuoto in linea dritta, come si fosse in mare aperto. Infine, cosa importante che spesso viene sottovalutata, è importante che i compagni di acquario siano compatibili.

Un acquario di barriera che ospiti acanturidi, deve essere pensato anche per loro e non solo per la comodità di posizionamento dei coralli, ricco di spazi per il nuoto aperto ma anche di grotte e insenature tra le rocce, in modo da limitare al massimo lo stress ai pesci stessi.

Un acquario, per quanto grande possa essere, non lo sarà mai a sufficienza per questo genere di pesci che fanno del loro continuo movimento una caratteristica peculiare. Questo non vuol essere un avviso a non inserire in acquario questa famiglia di pesci i quali, in realtà, avranno probabilmente vita più lunga e agevole in cattività rispetto alla vita in ambiente naturale, piena di predatori e di difficoltà. Vuole essere solo un consiglio o un auspicio, per rendere la loro esistenza tra i nostri 5 vetri quanto più confortevole per loro sia possibile.

Nell’elenco seguente sono elencati i più comuni acanturidi con il nome della specie, il nome comune commerciale (in inglese, per facilità di ricerca per eventuali fotografie per una identificazione), il volume lordo della vasca e la dimensione del lato lungo preferibile.

Note:
1) Questa specie richiede un livello di flusso molto elevato e può rappresentare ancora più problemi di salute e di alimentazione rispetto alle altre specie.
2) Queste specie possono essere eccezionalmente aggressive e richiedono una particolare attenzione.
3) Queste specie sono particolarmente inclini alle infezioni e devono essere osservate con molta attenzione, possibilmente sempre
in quarantena.

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